Gli uomini dell’Australian and New Zealand Army Corp, conosciuto con la sigla ANZAC, occupano un posto unico nella storia del primo conflitto mondiale. Si offrirono volontari ancor prima che i rispettivi governi avessero formalmente deciso di supportare lo sforzo bellico britannico. Tuttavia gli aspri scontri nella penisola turca di Gallipoli trasformarono ben presto questi giovani pieni di ideali in duri guerrieri. Da allora la loro storia è diventata una parte fondamentale dell’identità nazionale australiana e neozelandese.

Questo episodio nasce come parte dell'episodio 3, per motivi di lunghezza di quell'episodio una parte è stata tagliata e rimaneggiata per essere pubblicata come episodio a sé stante.

All'inizio del 1915 le illusioni di una vittoria rapida erano  svanite, gli stati belligeranti avevano di fronte un lungo conflitto che avrebbe bruciato vaste risorse e chi non fosse riuscito a soddisfare le esigenze della guerra totale alla fine avrebbe ceduto, le linee delle trincee sul fronte occidentale divennero il simbolo dello stallo in cui si era arrivati.

Nell'estate del 1914 entrambe le parti si aspettavano di conseguire una vittoria decisiva entro la fine dell'anno. Si combatterono molte battaglie su vasta scala, ma nessuna di esse risultò decisiva e l’esito bellico rimase incerto. Il principale teatro di scontri fu quello che conosciamo come fronte occidentale, ovvero il confine tra Francia e Germania; i luoghi di scontro tra Russia, Germania e impero asburgico presero invece il nome di fronte orientale. La guerra fu però, come dice il nome stesso, mondiale perciò nella seconda parte della puntata andremo a scoprire gli scontri avvenuti fuori dall'Europa.

Il 28 giugno 1914 l'arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono asburgico, viene assassinato a Sarajevo insieme alla moglie Sofia. L'attentato, compiuto da un serbo-bosniaco, innesca una reazione a catena di eventi che avrebbe condotto allo scoppio della Prima Guerra Mondiale. In questa puntata racconteremo degli eventi accaduti in precedenza e che sommandosi hanno generato il clima adatto per lo scoppio del conflitto.