Nel mondo del calcio non esiste figura più emblematica della fatica e del sacrificio come il terzino. Un ruolo dove devi macinare chilometri di fascia spingendoti nella trequarti avversaria per attaccare senza dimenticarti di ripiegare per difendere la tua squadra.

Un pendolo, anzi, un “pendolino” continuo tra l’andare avanti e il ricordarsi di tornare indietro.

Forse in questa frase si racchiude tutta la carriera di Marcello Gazzola, un atleta partito dalla provincia che è riuscito ad imporsi a grandi livelli calcistici giocando negli stadi più importanti della Serie A e dell’Europa League vestendo le maglie di Catania, Parma, Empoli e soprattutto Sassuolo dove ha militato dal 2012 al 2018 superando le 100 presenze.

Nonostante il successo ottenuto lontano da casa Marcello non ha mai dimenticato il suo paese Borgotaro (PR) dove tutt’ora vive con moglie e figli e oggi ,dopo il ritiro, ha intrapreso una nuova avventura come vice allenatore della Primavera Parma Calcio.

In questa puntata dove oltre allo sport abbiamo parlato di musica Metal, serie tv, amicizie e molto altro siamo anche riusciti a capire dove sta la vera forza di un campione ossia la dedizione con cui intraprende il percorso per raggiungere un obbiettivo, un sogno.

Un percorso difficile, che ti può riportare indietro ma quelli come Gazzola tornano indietro solo per prendere maggiore rincorsa per balzare in avanti.

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“Che non si muore per amore e' una gran bella verita' “ così cantava in Io Vivrò (senza te) una delle voci più iconiche della musica italiana. Allo stesso modo potremmo dire che anche con l’ansia non si corre questo rischio ma, come del resto succede a chi soffre di amore, anche chi è ansioso si porta dentro di se un dolore che spesso è difficile da spiegare a gli altri e anche a se stessi.

A volte una soluzione per alleviare questi turbamenti dell’animo è quello di trovare un modo per esteriorizzarli portandoli alla luce attraverso l’arte, la scrittura o appunto le canzoni.

Proprio le canzoni sono il modo in cui la nostra ospite Arianna Manfreda in arte Ariostea ha sfogato le sue preoccupazioni trasformandole in pezzi dove s’impara non solo a riconoscerle dandogli una forma ma anche accettarle come parte di se.

Giovanissima cantante originaria di Casarano (LE) ma residente a Parma da diversi anni, Ariostea ha già all’attivo numerosi singoli, un EP “Pensieri Astratti” e da quest’anno ha iniziato una collaborazione con il produttore Santona che ha portato alla realizzazione di 2 brani: Gradini e Colibrì.

In questa puntata Arianna ci ha parlato di questi suoi nuovi pezzi e del suo nuovo sound, delle difficoltà che ha avuto dal passare da un piccolo paese del Sud a una città del Nord, della sua visione dell’amore concludendo la puntata ,come di consueto in SP, con una performance in acustico.

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C.O, 2/4 tempi, fettucciato, trasferimenti tirati se non siete pratici del mondo dell’enduro questi termini non avranno una chiara forma nella vostra mente. Sicuramente l’immagine che si palesa a tutti quando si pensa a questa disciplina motoristica è quella di un mondo fatto di ruote che mangiano tratti di strada non asfaltata con la terra che ricopre dalla testa ai piedi i motociclisti e i loro mezzi. Ma in mezzo tutto questo, tra il fango e lo sterrato, c’è una realtà fatta di attenzione per i dettagli, rischi, cadute e un’incessante lavoro di squadra. Ne sanno qualcosa Gianluca Riccoboni e Gianfranco Berni, 2 giovani enduristi del MotoClub Taro Taro Taro che ci hanno raccontato come partendo dal correre nei sentieri vicino casa sono arrivati a competere in gare nazionali ed internazionali qualificandosi in ottime posizioni sia in categoria che negli assoluti senza mai dimenticarsi da dove sono partiti. Infatti Gianluca, Gianfranco e tutti i ragazzi del MotoClub organizzano ogni anno diversi eventi e gare motociclistiche nel loro territorio come la MotoCavalcata Memorial Cordani.

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