Il vecchio che leggeva romanzi d'amore
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ナレーター:
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Edoardo Siravo
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著者:
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Luis Sepúlveda
このコンテンツについて
Questa è la storia del loro incontro, ma soprattutto è un canto d'amore dedicato all'ultimo luogo in cui la terra preserva intatta la sua verginità.©1993 Ugo Guanda Editore S.r.l. (P)2016 Adriano Salani Editore s.u.r.l., Milano
批評家のレビュー
Da far leggere, assolutamente... un racconto delizioso.
-- L'Unità
Il romanzo è un'efficace metafora del rapporto tra la natura e l'uomo.
-- Il Corriere della Sera
"Il vecchio che leggeva romanzi d'amore" unisce la malinconica dolcezza di Osvaldo Soriano alla follia di Fitzcarraldo.
-- La Stampa
Romanzo in un certo senso ecologico, ma senza enfasi, grazie al suo stile serrato e al filo di ironia che lo percorre...
-- La Repubblica
Il successo di Sepúlveda è dovuto alla sapiente mescolanza di diversi ingredienti: soprattutto una lingua musicale e una narrazione dallo stile conciso e scorrevolissimo.
-- Il Mattino
...il discorso di Sepúlveda, nella sua lucida accusa alla colonizzazione bianca e occidentale, pone al proprio centro l'equilibrio umano.
-- Il Messaggero
È un libro fisicamente magro ma compatto, in parte prevedibile ma anche capace di soprassalti poetici e di immagini che paiono intagliate con il coltello.
-- Giuseppe Piacentino, Il Giornale
"Il vecchio che leggeva romanzi d'amore" è per prima cosa un canto d'amore indirizzato all'ultimo luogo in cui la terra preserva intatta la sua verginità. (...) Sotto l'apparente ingenuità di un racconto spesso espressionista, quasi barocco, Luis Sepúlveda riporta il romanzo al passato incantato delle sue origini, quello della leggenda e del mito, quello degli uomini e dei luoghi che non muoiono mai.
-- Michele Gazier, Telerama
Il libro è una denuncia impietosa, ma non enfatica, della distruzione cieca, sistematica, crudele e stupida di questa foresta-continente che è l'Amazzonia e, con essa, degli equilibri fragili e vitali che legano l'uomo e il suo ambiente naturale... Sepúlveda ci offre tutto questo con generosità e freschezza. Ha il senso della narrazione, concisa ed efficace, il gusto delle immagini finemente cesellate, un grande dono dell'evocazione che gli permette di rendere semplici, stilizzandoli, gli esseri e gli avvenimenti più complicati. Gli bastano venti righe e noi restiamo vittime dello charme di questo finto candore, di questa falsa leggerezza, di questa innocenza scaltra. Poi si va avanti, senza potersi fermare, fino alla fine che il nostro piacere giudica troppo rapida.
-- Pierre Lepape, Le Monde