La testa nel secchio
Tenco, Paoli, Lauzi, Ciampi, Dalla. Le mie figiuate in compagnia dei cantautori
カートのアイテムが多すぎます
カートに追加できませんでした。
ウィッシュリストに追加できませんでした。
ほしい物リストの削除に失敗しました。
ポッドキャストのフォローに失敗しました
ポッドキャストのフォロー解除に失敗しました
Audible会員プラン 無料体験
-
ナレーター:
-
Gian Franco Reverberi
このコンテンツについて
"La testa nel secchio, Tenco, Paoli, Lauzi, Ciampi, Dalla. Le mie ragazzate in compagnia dei cantautori" è l'audiolibro autobiografico di Gian Franco Reverberi che racconta in voce la storia della sua vita artistica attraverso mezzo secolo di storia della musica italiana.
"Luigi e Fabrizio erano molto amici, e la volta che Tenco era venuto a sapere che De André spacciava Quando (1960) per sua, si era non solo meravigliato, ma anche seccato. Senza lasciar passare il tempo, lo ha affrontato chiedendogli se fosse vero. Fabrizio spiegò: "Ci stavo provando con una ragazza bellissima e lei mi ha confidato che Quando era la sua canzone preferita, allora le ho detto che l'avevo scritta io. Ho fatto male?" E Luigi: "Hai fatto benissimo".
Questa è la storia di una banda di ragazzi che ha rifondato la musica italiana raccontata dal capobanda: Gian Franco Reverberi. Fu lui ad accendere la scintilla di quella che all'inizio degli anni 60 è stata la prima vera generazione cantautorale italiana, fu lui a portare da Genova alla Ricordi di Milano personaggi come Gino Paoli, Bruno Lauzi, Luigi Tenco. Fu lui a ricordarsi di un livornese allampanato con cui aveva fraternizzato durante il servizio di leva, Piero Ciampi, e a offrirgli l'opportunità̀ di incidere il suo album d'esordio. E fu sempre lui, una volta approdato alla RCA Italiana, a occuparsi di un esplosivo talento destinato a un luminoso futuro: Lucio Dalla.
Spesso confuso (con suo grande spasso) con l'altrettanto famoso fratello Gian Piero (il celebrato arrangiatore di Fabrizio De André, New Trolls, Mina e Lucio Battisti, il geniale inventore del Rondò Veneziano), Gian Franco Reverberi è un uomo di musica di prim'ordine, ma anche una persona schiva e incline a lavorare nell’ombra, lontano dalla ribalta. Raccontando mezzo secolo di storia della musica italiana, Reverberi non indulge mai al mero sentimentalismo, al sentimento scivoloso della rievocazione nostalgica né tantomeno alla tentazione dell'autocelebrazione, preferendo iniettare nelle sue pagine salutari dosi di ironia, donando alla narrazione una leggerezza e una gradevolezza molto rare in questo tipo di autobiografie.
©2017 Iacobelli Editore (P)2020 Gian Franco Reverberi