Collana: Sulla via della trasformazione

"Se ti senti un alieno in questo mondo, va benissimo; non è affatto qualcosa di sbagliato. Dovresti sentirti proprio così, perché il mondo nel quale devi vivere non ti permette di entrare in sintonia con gli altri, con le loro idee, con i loro comportamenti.

Questo non è un mondo giusto - intendo dire che non è un mondo a misura d'uomo. E tu vorresti stare in questo mondo e sentirti parte? Sarà naturale sentirsi degli alieni; ma è qualcosa che dovrebbe renderti felice. Resta nel mondo senza appartenervi... Non ti mando nel mondo perché ti perda; ti mando perché tu rimanga te stesso, nonostante il mondo che ti circonda."

Il mondo in cui viviamo sta diventando inconcepibile, e molti hanno raggiunto un punto di saturazione, a causa di eccessi in tutti i sensi - a partire dal susseguirsi di eventi sempre più estremi - che spingono a rallentare, quantomeno per tirare un respiro di sollievo e riconsiderare se stessi.

E il primo punto su cui ci si interroga, concedendosi anche solo un istante di presenza, è la propria complicità in quella che appare una fuga insensata da se stessi, collettivamente portata avanti in modo indiscriminato. Ciascuno fugge per motivi differenti; ma per tutti la cura sembra difficile a causa di obblighi, impegni, problemi e quant'altro implica la vita quotidiana. Se però in quell'attimo di sosta si dà spazio a un'osservazione più profonda, affiora dal proprio intimo il bisogno di prendere le distanze dal mondo in senso lato, per avere una prospettiva più ampia, più inclusiva e arricchente. Uno sguardo a volo d'uccello che permetta di vedere gli altri e la vita, ma soprattutto se stessi, da una diversa prospettiva, non inquinata da sogni, speranze, illusioni e delusioni.

Ed è in quel contesto che Osho diventa uno specchio limpido di riferimento. Egli rimane infatti una voce fuori da ogni coro, in grado di echeggiare qualcosa che nel nostro intimo attende di essere sollecitato, così da iniziare a vivere "altrimenti", partendo da se stessi, per essere se stessi. In tal senso, il libro propone un viaggio al di là delle illusioni, con alcuni suggerimenti pratici per imparare a vivere nel mondo senza lasciarsi travolgere dal mondo. Un'arte non facile, per chiarire la quale Osho si espone, utilizzando il suo vissuto come una squisita metafora, così da portare a comprendere che, come prima cosa, sulla via di un mutamento esistenziale occorre confrontarsi con la paura – il fattore cardine su cui si basa qualsiasi dominio. Inoltre, occorre elaborare a fondo il bisogno di appartenere, ovvero l'istinto che ci rende complici benevoli e accondiscendenti delle nostre stesse schiavitù.

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