• ١٢ La gomma, la collega G.

  • 2023/10/06
  • 再生時間: 3 分
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١٢ La gomma, la collega G.

  • サマリー

  • Due settimane fa mi trovavo come al solito in una di quelle giornate fittissime, senza prendere fiato stavo facendo questo, quello, e quell'altro, tutto di corsa per poi prendere l'autobus. Avevo anche un video in upload su iCloud, cercavo di spingere la barra di caricamento sul display con gli occhi. Miracolosamente in tempo, scendo in fermata, corro, prendo l'autobus. Mi riposo, pensando a come sarà rivedere Mario, è sabato, pranzeremo insieme e poi faremo un giro. Tutt'a un tratto succede l'imprevisto, si sente un botto, enorme, repentino, fa spaventare molto me e tutti i passeggeri. Ma nell'autobus non si scorgeva nessuna modifica, nessuna pistola,... Il tempo di pensare un attimo e mi sento di rispondere con sicurezza alle domande dei passeggeri ancora dubbiosi: "cosa è successo?", "è scoppiata una gomma dell'autobus".


    Così sono costretta a prendere un passaggio da mio padre, che per fortuna stava già per passare di là con la macchina. Di sabato gli autobus passano ogni 40 minuti nel mio paese, troppo, soprattutto per quanto fremevo dalla voglia di rivedere Mario, di mangiare la pizza insieme, di ridere. L'autobus si sa ha i suo pro e i suoi contro, come ogni cosa. Un pro importantissimo è quanto si presta alla lettura, per me anche dalle 6:57 di mattina, come l'altro ieri, che infatti mi sono seduta e sono partita, sia letteralmente sia a leggere Don Chisciotte della Mancia. Un altro pro è la tranquillità di farsi portare con l'autobus negli orari non di punta. Sempre l'altro ieri, poco dopo le 12, al ritorno, non stavo leggendo ma bensì ascoltando uno dei miei podcast tech settimanali americani fissi, fingendo di ammirare, a destra e a sinistra, il paesaggio già largamente conosciuto. Ad un certo punto vedo qualcosa di incredibile e comincio a ridere nel silenzio dell'autobus per 10 minuti buoni. La collega G., con un atteggiamento abbastanza sconsolato, stava imboccando viale De Gasperi in bicicletta. Non l'avevo mai vista in bicicletta, ma sempre in macchina; ripensandoci in effetti la sua macchina da tempo era scomparsa dal parcheggio della scuola. Ho rivoluzionato i miei assassini, i loro complici, e tutti quelli che hanno osato anche solo sfiorarmi. La collega G. un giorno rise di me con la mia assassina, me ne accorsi, ma non so perché lo fece: non mi sembra strano avere un cuore. Quel che conta è che adesso rido io. E il detto si sa bene, non devo starlo a ripetere.


    [Fatti realmente accaduti]


    Website: https://miry1919.github.io/hugosite/podcast/le-mille-e-una-novella-2/

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あらすじ・解説

Due settimane fa mi trovavo come al solito in una di quelle giornate fittissime, senza prendere fiato stavo facendo questo, quello, e quell'altro, tutto di corsa per poi prendere l'autobus. Avevo anche un video in upload su iCloud, cercavo di spingere la barra di caricamento sul display con gli occhi. Miracolosamente in tempo, scendo in fermata, corro, prendo l'autobus. Mi riposo, pensando a come sarà rivedere Mario, è sabato, pranzeremo insieme e poi faremo un giro. Tutt'a un tratto succede l'imprevisto, si sente un botto, enorme, repentino, fa spaventare molto me e tutti i passeggeri. Ma nell'autobus non si scorgeva nessuna modifica, nessuna pistola,... Il tempo di pensare un attimo e mi sento di rispondere con sicurezza alle domande dei passeggeri ancora dubbiosi: "cosa è successo?", "è scoppiata una gomma dell'autobus".


Così sono costretta a prendere un passaggio da mio padre, che per fortuna stava già per passare di là con la macchina. Di sabato gli autobus passano ogni 40 minuti nel mio paese, troppo, soprattutto per quanto fremevo dalla voglia di rivedere Mario, di mangiare la pizza insieme, di ridere. L'autobus si sa ha i suo pro e i suoi contro, come ogni cosa. Un pro importantissimo è quanto si presta alla lettura, per me anche dalle 6:57 di mattina, come l'altro ieri, che infatti mi sono seduta e sono partita, sia letteralmente sia a leggere Don Chisciotte della Mancia. Un altro pro è la tranquillità di farsi portare con l'autobus negli orari non di punta. Sempre l'altro ieri, poco dopo le 12, al ritorno, non stavo leggendo ma bensì ascoltando uno dei miei podcast tech settimanali americani fissi, fingendo di ammirare, a destra e a sinistra, il paesaggio già largamente conosciuto. Ad un certo punto vedo qualcosa di incredibile e comincio a ridere nel silenzio dell'autobus per 10 minuti buoni. La collega G., con un atteggiamento abbastanza sconsolato, stava imboccando viale De Gasperi in bicicletta. Non l'avevo mai vista in bicicletta, ma sempre in macchina; ripensandoci in effetti la sua macchina da tempo era scomparsa dal parcheggio della scuola. Ho rivoluzionato i miei assassini, i loro complici, e tutti quelli che hanno osato anche solo sfiorarmi. La collega G. un giorno rise di me con la mia assassina, me ne accorsi, ma non so perché lo fece: non mi sembra strano avere un cuore. Quel che conta è che adesso rido io. E il detto si sa bene, non devo starlo a ripetere.


[Fatti realmente accaduti]


Website: https://miry1919.github.io/hugosite/podcast/le-mille-e-una-novella-2/

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