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サマリー
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あらすじ・解説
Non si sa bene come definirla, chiamarla semplicemente dolce sarebbe riduttivo, di sicuro non è una torta e guai a chiamarla crostata! La Pastiera è pastiera e basta, una vera istituzione nella sua frolla robusta di sugna a contenere una delle farciture più ricche e profumate della pasticceria italiana. Inimitabile e generosa, la Pastiera racchiude tutti i colori della Campania.
Partiamo dalla semplicità degli ingredienti, che sono tanti e ognuno ha il suo preciso significato: uova, grano cotto, strutto, ricotta di pecora e quel tocco di charme dato dall’acqua di millefiori o di fiori d’arancio. Tutta la generosità e la regalità di un popolo e delle sue contaminazioni, le troviamo nei sapori della Pastiera Napoletana in un equilibrio che non ammette errori. D’altronde, la tradizione popolare insegna che per fare una buona pastiera non servono passaggi da maestro, bisogna solo scegliere gli ingredienti giusti e dosarli bene, ma soprattutto è necessario saper aspettare. Eh già, perché la pastiera non è buona subito, va sfornata, fatta freddare nel “ruoto” e lasciata riposare affinché diventi “mpurpata” come dicono i napoletani. Intrisa, per poi essere gustata nella sua massima espressione.
La Pastiera | con Andrea Pansa
Una Repubblica Marinara figlia dell’acqua, tanto dolce per carta e ferro quanto salata per esportarli in tutto il mondo conosciuto. Una cittadina orgogliosa che vede nelle sue origini la forza di essere Amalfi, incastrata nella roccia e terrazzata di limoni affacciati al mare. Così, mentre il mondo intero la invade senza conoscerla mai abbastanza, è nell’eleganza della Pasticceria Pansa che vale la pena fermarsi a farsi raccontare il gusto vero dei sapori dolci di Costiera.
Per saperne di più ascolta il podcast.
https://www.gamberorosso.it/notizie/panettone-podcast-pasticceria/
Partiamo dalla semplicità degli ingredienti, che sono tanti e ognuno ha il suo preciso significato: uova, grano cotto, strutto, ricotta di pecora e quel tocco di charme dato dall’acqua di millefiori o di fiori d’arancio. Tutta la generosità e la regalità di un popolo e delle sue contaminazioni, le troviamo nei sapori della Pastiera Napoletana in un equilibrio che non ammette errori. D’altronde, la tradizione popolare insegna che per fare una buona pastiera non servono passaggi da maestro, bisogna solo scegliere gli ingredienti giusti e dosarli bene, ma soprattutto è necessario saper aspettare. Eh già, perché la pastiera non è buona subito, va sfornata, fatta freddare nel “ruoto” e lasciata riposare affinché diventi “mpurpata” come dicono i napoletani. Intrisa, per poi essere gustata nella sua massima espressione.
La Pastiera | con Andrea Pansa
Una Repubblica Marinara figlia dell’acqua, tanto dolce per carta e ferro quanto salata per esportarli in tutto il mondo conosciuto. Una cittadina orgogliosa che vede nelle sue origini la forza di essere Amalfi, incastrata nella roccia e terrazzata di limoni affacciati al mare. Così, mentre il mondo intero la invade senza conoscerla mai abbastanza, è nell’eleganza della Pasticceria Pansa che vale la pena fermarsi a farsi raccontare il gusto vero dei sapori dolci di Costiera.
Per saperne di più ascolta il podcast.
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