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サマリー
あらすじ・解説
Come è strutturata una visita medica?
Nonostante i sanitari abbiamo proprie modalità di lavorare in base al proprio carattere, alla propria esperienza ed alla propria specializzazione la visita medica prevede delle tappe sequenziali che portano il medico a formulare la diagnosi. Pertanto, all’atto di una visita potrebbe esser data più o meno enfasi ad alcune parti di questo processo.
La prime due parti sono l’anamnesi e l’esame obiettivo.
La parola anamnesi deriva dal greco “ἀνά-μνησις” e significa ricordare.
Rappresenta la storia della famiglia (e qui parleremo di “Anamnesi familiare”) e del paziente (parte che chiameremo “Anamnesi personale”, a sua volta suddivisa in anamnesi personale fisiologica e patologica) Si inizia con l’anamnesi familiare. Si chiederà al paziente informazioni sui componenti, sul loro stato di salute fisica e psichica e si andrà ad investigare sulla presenza di patologie che possono presentare della familiarità. Utile anche sapere, il motivo del decesso dei parenti più stretti. Si passa all’anamnesi personale. Come sopra indicato la prima parte riguarda la nascita, lo sviluppo, le abitudini, la professione, l’ambiente di vita e così via
È il momento dell’anamnesi patologica. Anche qui c’è una suddivisione: anamnesi patologica remota e prossima. A livello dell’anamnesi patologica remota si andranno a valutare eventuali patologie o disturbi insorti a partire dalla nascita. Terminata quest’ultima si passa all’anamnesi patologica prossima che potremmo sintetizzare con la frase “perché lei è qui?”
E quindi si andrà ad analizzare il problema per cui la persona è qui presente. Il paziente potrebbe presentare sia una patologia da poco insorta che un’evoluzione di uno stato di salute. L’anamnesi è così conclusa, pertanto è il momento di passare all’esame obiettivo
L’esame obbiettivo è la parte in cui il sanitario visita il paziente.
È suddivisa in 4 fasi:
Percussione: in questa verranno utilizzate delle dita (quelle di una mano appoggiata al corpo e l’altra che batte sopra di esse), in specifiche aree anatomiche e questo serve a valutare il rumore prodotto da questa battitura. Sia fisiologicamente che patologicamente si avranno dei rumori peculiari.
Palpazione: qui si analizzano alcune parti del corpo per cercare delle anomalie anatomiche (come, ad esempio, la presenza di un nodulo mammario) o dei riflessi da parte del paziente (nei casi di appendicite o colica renale giusto per citarne alcuni)
Auscultazione: viene fatta con il fonendoscopio. Tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo visto il medico o l’infermiere auscultare il torace, ma questo non è l’unico.
Qui termina l’esame obiettivo.
Dopo questa fase avrà luogo la richiesta, se necessario, di ulteriori approfondimenti. Possono essere previsti i cosiddetti esami diagnostici di natura laboratoristica o strumentale.
Gli esami laboratoristici sono, ad esempio, quelli delle analisi del sangue, delle urine, delle feci, del liquor.
Quelli, invece, strumentali sono gli esami di natura radiologica (semplici radiografie, TC, PET, RMN, ecografie) oppure elettrocardiogramma, elettroencefalogramma, studio dei potenziali evocati, gastroscopia (o meglio esofagogastroduodenoscopia), colonscopia e così via
In conclusione, è possibile comprendere quanto possa essere complessa una visita medica. In base alla specialità di riferimento queste fasi avranno più o meno importanza (per esempio è piuttosto improbabile che ci sia una palpazione addominale durante una visita psichiatrica o la ricerca dei noduli mammari durante una visita gastroenterologica) Alla prossima!
Nonostante i sanitari abbiamo proprie modalità di lavorare in base al proprio carattere, alla propria esperienza ed alla propria specializzazione la visita medica prevede delle tappe sequenziali che portano il medico a formulare la diagnosi. Pertanto, all’atto di una visita potrebbe esser data più o meno enfasi ad alcune parti di questo processo.
La prime due parti sono l’anamnesi e l’esame obiettivo.
La parola anamnesi deriva dal greco “ἀνά-μνησις” e significa ricordare.
Rappresenta la storia della famiglia (e qui parleremo di “Anamnesi familiare”) e del paziente (parte che chiameremo “Anamnesi personale”, a sua volta suddivisa in anamnesi personale fisiologica e patologica) Si inizia con l’anamnesi familiare. Si chiederà al paziente informazioni sui componenti, sul loro stato di salute fisica e psichica e si andrà ad investigare sulla presenza di patologie che possono presentare della familiarità. Utile anche sapere, il motivo del decesso dei parenti più stretti. Si passa all’anamnesi personale. Come sopra indicato la prima parte riguarda la nascita, lo sviluppo, le abitudini, la professione, l’ambiente di vita e così via
È il momento dell’anamnesi patologica. Anche qui c’è una suddivisione: anamnesi patologica remota e prossima. A livello dell’anamnesi patologica remota si andranno a valutare eventuali patologie o disturbi insorti a partire dalla nascita. Terminata quest’ultima si passa all’anamnesi patologica prossima che potremmo sintetizzare con la frase “perché lei è qui?”
E quindi si andrà ad analizzare il problema per cui la persona è qui presente. Il paziente potrebbe presentare sia una patologia da poco insorta che un’evoluzione di uno stato di salute. L’anamnesi è così conclusa, pertanto è il momento di passare all’esame obiettivo
L’esame obbiettivo è la parte in cui il sanitario visita il paziente.
È suddivisa in 4 fasi:
- ispezione;
- percussione;
- palpazione;
- auscultazione
Percussione: in questa verranno utilizzate delle dita (quelle di una mano appoggiata al corpo e l’altra che batte sopra di esse), in specifiche aree anatomiche e questo serve a valutare il rumore prodotto da questa battitura. Sia fisiologicamente che patologicamente si avranno dei rumori peculiari.
Palpazione: qui si analizzano alcune parti del corpo per cercare delle anomalie anatomiche (come, ad esempio, la presenza di un nodulo mammario) o dei riflessi da parte del paziente (nei casi di appendicite o colica renale giusto per citarne alcuni)
Auscultazione: viene fatta con il fonendoscopio. Tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo visto il medico o l’infermiere auscultare il torace, ma questo non è l’unico.
Qui termina l’esame obiettivo.
Dopo questa fase avrà luogo la richiesta, se necessario, di ulteriori approfondimenti. Possono essere previsti i cosiddetti esami diagnostici di natura laboratoristica o strumentale.
Gli esami laboratoristici sono, ad esempio, quelli delle analisi del sangue, delle urine, delle feci, del liquor.
Quelli, invece, strumentali sono gli esami di natura radiologica (semplici radiografie, TC, PET, RMN, ecografie) oppure elettrocardiogramma, elettroencefalogramma, studio dei potenziali evocati, gastroscopia (o meglio esofagogastroduodenoscopia), colonscopia e così via
In conclusione, è possibile comprendere quanto possa essere complessa una visita medica. In base alla specialità di riferimento queste fasi avranno più o meno importanza (per esempio è piuttosto improbabile che ci sia una palpazione addominale durante una visita psichiatrica o la ricerca dei noduli mammari durante una visita gastroenterologica) Alla prossima!