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サマリー
あらすじ・解説
La pittura di Marlene Dumas è un labirinto dell’immaginazione. Per comprenderne il retroterra culturale e psicologico, occorre tornare nel paese in cui Dumas è cresciuta, ovvero il Sudafrica dell’apartheid fra gli anni Cinquanta e Settanta del Novecento. È in quel preciso contesto, dominato dalla cultura e dalla lingua Afrikaans, che Dumas ha imparato a confrontarsi con questioni di natura etico-morale e a sviluppare una particolare sensibilità per le zone ambigue dell’esistenza. È sempre in Sudafrica che Dumas comincia a studiare, ma è solo grazie alla decisione di trasferirsi in Europa, ad Amsterdam, che intraprende la carriera d’artista, dedicandovisi con studio e determinazione. A partire dal 1985, e dalla mostra The eyes of the night creatures, stile e poetica di Dumas si mostrano in tutta la loro dirompente novità. Più di un fil rouge attraversa una produzione artistica pluridecennale: lo testimonia anche il curioso dialogo tra un’opera del 1995 e un disegnino risalente al lontano 1963, all’epoca in cui Marlene aveva appena dieci anni. Con il contributo di Marlene Dumas, Marlene Van Niekerk, Makwena Modimola, Adriana Cavarero.