• Le sue Lettere, Kate Chopin. Episodio 2

  • 2024/11/15
  • 再生時間: 7 分
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Le sue Lettere, Kate Chopin. Episodio 2

  • サマリー

  • Le sue Lettere, Kate Chopin.Se si fosse imbattuto in quel fascio di lettere nel primo impeto del suo dolore struggente, non ci sarebbe stata un'esitazione immediata. Distruggerlo prontamente e senza fare domande sarebbe sembrata una gradita espressione di devozione, un modo per raggiungerla, per gridarle il suo amore mentre il mondo era ancora pieno dell'illusione della sua presenza. Ma erano passati mesi da quel giorno di primavera in cui l'avevano trovata distesa sul pavimento, con in mano la chiave della sua scrivania, che sembrava stesse tentando di raggiungere quando la morte l'aveva colta.La giornata era molto simile a quella di un anno fa, quando le foglie cadevano e la pioggia cadeva a dirotto da un cielo plumbeo che non dava alcun bagliore, nessuna promessa. Si era imbattuto per caso nel pacco in quell'angolo remoto della sua scrivania e proprio come aveva fatto lei un anno prima, lo portò al tavolo e lo posò lì, in piedi, fissando con occhi perplessi il messaggio che gli si parava davanti:"Lascio questo pacco alle cure di mio marito. Con assoluta fiducia nella sua lealtà e nel suo amore, gli chiedo di distruggerlo senza aprirlo." Non si era sbagliata; ogni linea del suo viso, non più giovane, esprimeva lealtà e onestà, e i suoi occhi erano fedeli come quelli di un cane e altrettanto amorevoli. Era un uomo alto e possente, in piedi lì alla luce del fuoco, con le spalle un po' curve, e i capelli che stavano diventando un po' radi e grigi, e un viso distinto, e doveva essere bello quando sorrideva. Ma era lento. "Distruggilo senza aprirlo," rilesse, a mezza voce, "ma perché senza aprirlo?"Prese di nuovo il pacco tra le mani e, rigirandolo e tastandolo, scoprì che era composto da molte lettere strettamente ammassate insieme.Quindi ecco le lettere che lei gli chiedeva di distruggere senza aprirle. Non sembrava mai che in vita sua avesse avuto un segreto per lui. Sapeva che era stata fredda e senza passione, ma sincera e attenta al suo benessere e alla sua felicità. Non poteva tenere tra le mani il segreto di qualcun altro, che le era stato confidato e che lei aveva promesso di custodire? Ma no, avrebbe indicato il fatto con qualche parola o riga aggiuntiva. Il segreto era suo, qualcosa contenuto in quelle lettere, e voleva che morisse con lei.Se avesse potuto pensare a lei come a una lontana spiaggia ombrosa che lo aspettava nel corso degli anni con le mani tese per tornare a unirsi a lei, non avrebbe esitato. Con fiduciosa fiducia avrebbe pensato "in quel benedetto momento di incontro, anima ad anima, mi racconterà tutto; fino ad allora posso aspettare e confidare". Ma non riusciva a pensare a lei in un lontano paradiso che lo attendeva. Sentiva che non c'era la più piccola parte di lei in nessun luogo dell'universo, più di quanta ce ne fosse stata prima che lei nascesse al mondo. Ma lei si era incarnata con terribile significato in un desiderio intangibile, espresso quando la vita scorreva ancora nelle sue vene; sapendo che lo avrebbe raggiunto quando l'annientamento della morte fosse stato tra loro, ma espresso con piena fiducia nel suo potere e nella sua potenza. Fu commosso dalla splendida audacia, dalla magnificenza dell'atto, che allo stesso tempo lo esaltava e lo sollevava al di sopra della testa dei comuni mortali.Quale segreto, se non uno, una donna poteva scegliere di far morire con sé? Non appena gli venne in mente il suggerimento, altrettanto rapidamente l'istinto maschile del possesso si insinuò nel suo sangue. Le sue dita si contrassero attorno al pacco che aveva in mano e lui sprofondò su una sedia accanto al tavolo. Il sospetto straziante che forse un'altra mano condividesse con lui i suoi pensieri, i suoi affetti, la sua vita, lo privò per un rapido istante di onore e ragione. Infilò la punta del suo pollice forte sotto la corda che, con un solo giro, avrebbe ceduto: "con perfetta fede nella tua lealtà e nel tuo amore". Non erano i caratteri scritti che si rivolgevano all'occhio; era come una voce che parlava alla sua anima. Con un tremito di angoscia chinò la testa sulle lettere.Una volta aveva visto un chiaroveggente tenere una lettera sulla fronte e pretendere di scoprirne il contenuto. Per un momento di follia si chiese se un dono del genere, per la forza del desiderio, non potesse giungere anche a lui. Ma era consapevole solo della superficie liscia della carta, fredda contro la sua fronte, come il tocco della mano di una donna morta.Passò mezz'ora prima che sollevasse la testa. Un conflitto indicibile era scoppiato dentro di lui, ma la sua lealtà e il suo amore avevano vinto. Il suo volto era pallido e profondamente segnato dalla sofferenza, ma non c'era più esitazione da vedere lì.Non pensò nemmeno per un momento di gettare il grosso pacco tra le fiamme per farlo leccare dalle lingue infuocate, e carbonizzarlo e rivelarlo a metà ai suoi occhi. Non era questo che intendeva. Si alzò e, prendendo un pesante fermacarte di bronzo dal tavolo, lo legò...
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あらすじ・解説

Le sue Lettere, Kate Chopin.Se si fosse imbattuto in quel fascio di lettere nel primo impeto del suo dolore struggente, non ci sarebbe stata un'esitazione immediata. Distruggerlo prontamente e senza fare domande sarebbe sembrata una gradita espressione di devozione, un modo per raggiungerla, per gridarle il suo amore mentre il mondo era ancora pieno dell'illusione della sua presenza. Ma erano passati mesi da quel giorno di primavera in cui l'avevano trovata distesa sul pavimento, con in mano la chiave della sua scrivania, che sembrava stesse tentando di raggiungere quando la morte l'aveva colta.La giornata era molto simile a quella di un anno fa, quando le foglie cadevano e la pioggia cadeva a dirotto da un cielo plumbeo che non dava alcun bagliore, nessuna promessa. Si era imbattuto per caso nel pacco in quell'angolo remoto della sua scrivania e proprio come aveva fatto lei un anno prima, lo portò al tavolo e lo posò lì, in piedi, fissando con occhi perplessi il messaggio che gli si parava davanti:"Lascio questo pacco alle cure di mio marito. Con assoluta fiducia nella sua lealtà e nel suo amore, gli chiedo di distruggerlo senza aprirlo." Non si era sbagliata; ogni linea del suo viso, non più giovane, esprimeva lealtà e onestà, e i suoi occhi erano fedeli come quelli di un cane e altrettanto amorevoli. Era un uomo alto e possente, in piedi lì alla luce del fuoco, con le spalle un po' curve, e i capelli che stavano diventando un po' radi e grigi, e un viso distinto, e doveva essere bello quando sorrideva. Ma era lento. "Distruggilo senza aprirlo," rilesse, a mezza voce, "ma perché senza aprirlo?"Prese di nuovo il pacco tra le mani e, rigirandolo e tastandolo, scoprì che era composto da molte lettere strettamente ammassate insieme.Quindi ecco le lettere che lei gli chiedeva di distruggere senza aprirle. Non sembrava mai che in vita sua avesse avuto un segreto per lui. Sapeva che era stata fredda e senza passione, ma sincera e attenta al suo benessere e alla sua felicità. Non poteva tenere tra le mani il segreto di qualcun altro, che le era stato confidato e che lei aveva promesso di custodire? Ma no, avrebbe indicato il fatto con qualche parola o riga aggiuntiva. Il segreto era suo, qualcosa contenuto in quelle lettere, e voleva che morisse con lei.Se avesse potuto pensare a lei come a una lontana spiaggia ombrosa che lo aspettava nel corso degli anni con le mani tese per tornare a unirsi a lei, non avrebbe esitato. Con fiduciosa fiducia avrebbe pensato "in quel benedetto momento di incontro, anima ad anima, mi racconterà tutto; fino ad allora posso aspettare e confidare". Ma non riusciva a pensare a lei in un lontano paradiso che lo attendeva. Sentiva che non c'era la più piccola parte di lei in nessun luogo dell'universo, più di quanta ce ne fosse stata prima che lei nascesse al mondo. Ma lei si era incarnata con terribile significato in un desiderio intangibile, espresso quando la vita scorreva ancora nelle sue vene; sapendo che lo avrebbe raggiunto quando l'annientamento della morte fosse stato tra loro, ma espresso con piena fiducia nel suo potere e nella sua potenza. Fu commosso dalla splendida audacia, dalla magnificenza dell'atto, che allo stesso tempo lo esaltava e lo sollevava al di sopra della testa dei comuni mortali.Quale segreto, se non uno, una donna poteva scegliere di far morire con sé? Non appena gli venne in mente il suggerimento, altrettanto rapidamente l'istinto maschile del possesso si insinuò nel suo sangue. Le sue dita si contrassero attorno al pacco che aveva in mano e lui sprofondò su una sedia accanto al tavolo. Il sospetto straziante che forse un'altra mano condividesse con lui i suoi pensieri, i suoi affetti, la sua vita, lo privò per un rapido istante di onore e ragione. Infilò la punta del suo pollice forte sotto la corda che, con un solo giro, avrebbe ceduto: "con perfetta fede nella tua lealtà e nel tuo amore". Non erano i caratteri scritti che si rivolgevano all'occhio; era come una voce che parlava alla sua anima. Con un tremito di angoscia chinò la testa sulle lettere.Una volta aveva visto un chiaroveggente tenere una lettera sulla fronte e pretendere di scoprirne il contenuto. Per un momento di follia si chiese se un dono del genere, per la forza del desiderio, non potesse giungere anche a lui. Ma era consapevole solo della superficie liscia della carta, fredda contro la sua fronte, come il tocco della mano di una donna morta.Passò mezz'ora prima che sollevasse la testa. Un conflitto indicibile era scoppiato dentro di lui, ma la sua lealtà e il suo amore avevano vinto. Il suo volto era pallido e profondamente segnato dalla sofferenza, ma non c'era più esitazione da vedere lì.Non pensò nemmeno per un momento di gettare il grosso pacco tra le fiamme per farlo leccare dalle lingue infuocate, e carbonizzarlo e rivelarlo a metà ai suoi occhi. Non era questo che intendeva. Si alzò e, prendendo un pesante fermacarte di bronzo dal tavolo, lo legò...

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