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L'ho girata tutta la California, paese per paese da «Il mondo dei vinti» di Nuto Revelli
- 2024/11/14
- 再生時間: 18 分
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サマリー
あらすじ・解説
Il dialogo con la gente contadina di Revelli incomincia con la primavera del 1941.
Testimonianze di cultura contadina, la pianura, la collina, la montagna, le Langhe: la fame, il lavoro infantile, l'immigrazione, la convivenza tra partigiani e nazi fascisti.
E poi l'abbandono delle montagne, l'avvento di un nuovo mondo: l'industria, i grandi allevamenti, il turismo che figura il paesaggio, nei racconti dei 270 intervistati da Revelli.
La Montagna: Testimonianze di vita contadina
Lorenzo Blua detto Lancin, nato a Desertetto di Valdieri, classe 1884, contadino.
Qui una volta c'era niente, lavoro non ce n'era, la metà della gente non arrivava a farsi il pane, le famiglie al minimo erano di sei figli, certe ne avevano dieci dodici, possiamo parlare di miseria nel mangiare, non c'era un soldo di guadagno.
La gente lavorava bene la terra, ma ci volevano le bestie che aiutassero, e quelle non c'erano.
Nel 1908 sono partito per l'America del Nord, per l'Oklahoma, con un mio cognato che era appena tornato dall'Argentina.
Non sognavo di fare fortuna, chiedevo solo di lavorare e guadagnare qualche soldo.
Nel 1910 ho deciso di fare una gita attraverso gli Stati Uniti.
Volevo vedere l'America.
Sei mesi ho girato, la California l'ho girata tutta, paese per paese.
Ah, grandemente bella, bella la campagna e buona la terra, la verdura cresceva talmente che si piegava, troppa potassa nella terra.
Poco distante da San Francisco di California, a Santa Rosa, sono stato 15 giorni nell'hotel di un tirolese, lì scavavo a fare canali, c'erano tante piante di malva, ma giganti, c'erano delle piante di malva con due metri di radici.
In questi sei mesi Io ho sempre marciato che ero un francese, non ho fatto riconoscere in nessun posto che ero un italiano, i francesi erano tanto rispettati, gli baciavano la mano al francese.in tanti stati l'italiano non lo volevano, perché l'italiano compra e vende il lavoro, negozia e poi cede ad altri, troppo camorrista ...
I neri sono più bravi di noi italiani, ma gli americani li disprezzavano.
Nelle miniere ce n'erano pochi americani a lavorare!
Sono tornato a Desertetto nel 1921, a fare una gita, per vedere mio padre.
Ma il 4 luglio hanno ratificato la legge che limitava l'immigrazione dall'Europa, e non sono più partito.
Quasi tutti i miei risparmi dell'America, 7.000 dollari, li ho perduti con il Banco di Sconto che è fallito.
Se VUOI puoi cliccare sul link che trovi qui sotto per ASCOLTARE tutti i podcast di «Il mondo dei vinti» https://penisolabella.blogspot.com/2024/10/audiolibro-il-mondo-dei-vinti-di-nuto.html
Testimonianze di cultura contadina, la pianura, la collina, la montagna, le Langhe: la fame, il lavoro infantile, l'immigrazione, la convivenza tra partigiani e nazi fascisti.
E poi l'abbandono delle montagne, l'avvento di un nuovo mondo: l'industria, i grandi allevamenti, il turismo che figura il paesaggio, nei racconti dei 270 intervistati da Revelli.
La Montagna: Testimonianze di vita contadina
Lorenzo Blua detto Lancin, nato a Desertetto di Valdieri, classe 1884, contadino.
Qui una volta c'era niente, lavoro non ce n'era, la metà della gente non arrivava a farsi il pane, le famiglie al minimo erano di sei figli, certe ne avevano dieci dodici, possiamo parlare di miseria nel mangiare, non c'era un soldo di guadagno.
La gente lavorava bene la terra, ma ci volevano le bestie che aiutassero, e quelle non c'erano.
Nel 1908 sono partito per l'America del Nord, per l'Oklahoma, con un mio cognato che era appena tornato dall'Argentina.
Non sognavo di fare fortuna, chiedevo solo di lavorare e guadagnare qualche soldo.
Nel 1910 ho deciso di fare una gita attraverso gli Stati Uniti.
Volevo vedere l'America.
Sei mesi ho girato, la California l'ho girata tutta, paese per paese.
Ah, grandemente bella, bella la campagna e buona la terra, la verdura cresceva talmente che si piegava, troppa potassa nella terra.
Poco distante da San Francisco di California, a Santa Rosa, sono stato 15 giorni nell'hotel di un tirolese, lì scavavo a fare canali, c'erano tante piante di malva, ma giganti, c'erano delle piante di malva con due metri di radici.
In questi sei mesi Io ho sempre marciato che ero un francese, non ho fatto riconoscere in nessun posto che ero un italiano, i francesi erano tanto rispettati, gli baciavano la mano al francese.in tanti stati l'italiano non lo volevano, perché l'italiano compra e vende il lavoro, negozia e poi cede ad altri, troppo camorrista ...
I neri sono più bravi di noi italiani, ma gli americani li disprezzavano.
Nelle miniere ce n'erano pochi americani a lavorare!
Sono tornato a Desertetto nel 1921, a fare una gita, per vedere mio padre.
Ma il 4 luglio hanno ratificato la legge che limitava l'immigrazione dall'Europa, e non sono più partito.
Quasi tutti i miei risparmi dell'America, 7.000 dollari, li ho perduti con il Banco di Sconto che è fallito.
Se VUOI puoi cliccare sul link che trovi qui sotto per ASCOLTARE tutti i podcast di «Il mondo dei vinti» https://penisolabella.blogspot.com/2024/10/audiolibro-il-mondo-dei-vinti-di-nuto.html