• Oscar Wilde - De Profundis

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Oscar Wilde - De Profundis

著者: ciesse
  • サマリー

  • De Profundis (traduzione dal latino: Dal profondo o Dalle profondità) è una lunga lettera che Oscar Wilde (1854-1900) scrisse nel 1897, durante la sua reclusione al carcere di Reading, a "Bosie", il suo amante Lord Alfred Douglas, dopo essere stato condannato per "gross indecency", il reato che criminalizzava l'attività sessuale tra maschi adulti.
    Nella prima metà, Wilde racconta la precedente relazione e lo stravagante stile di vita intercorso tra loro due, che lo condusse alla totale rovina e all'incarcerazione. Egli incolpa di ciò sia la vanità del giovane aristocratico che la propria debolezza nel non saper porre un limite alle richieste dell'ingrato amante. Nella seconda parte, Wilde traccia il proprio cammino spirituale in prigionia e l'identificazione con Gesù Cristo, da lui rappresentato come un artista romantico e individualista. L'epistola inizia con le parole "Caro Bosie" e termina con "Il tuo affezionato amico".
    Wilde scrisse la lettera tra il gennaio e il marzo 1897, verso la fine del periodo trascorso imprigionato. Gli incontri tra i due erano cessati e Wilde soffriva per il controllo carcerarario, il lavoro fisico forzato, l'isolamento emotivo che subiva. Nelson, il nuovo direttore del carcere, pensava che lo scrivere potesse essergli più catartico che il lavoro carcerario. Benché non gli fosse permesso di spedire la lunga lettera al destinatario, gli venne concesso di scriverla per "scopo medico". Ogni pagina, una volta completata, gli veniva sottratta, e solo alla fine potette leggerla per intero e operare la revisione del testo. Nelson consegnò la lettera a Wilde al suo rilascio, il 18 maggio 1897.
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エピソード
  • 3
    2023/09/03
    29 分
  • 1
    2023/09/03
    32 分
  • 4
    2023/09/03
    30 分

あらすじ・解説

De Profundis (traduzione dal latino: Dal profondo o Dalle profondità) è una lunga lettera che Oscar Wilde (1854-1900) scrisse nel 1897, durante la sua reclusione al carcere di Reading, a "Bosie", il suo amante Lord Alfred Douglas, dopo essere stato condannato per "gross indecency", il reato che criminalizzava l'attività sessuale tra maschi adulti.
Nella prima metà, Wilde racconta la precedente relazione e lo stravagante stile di vita intercorso tra loro due, che lo condusse alla totale rovina e all'incarcerazione. Egli incolpa di ciò sia la vanità del giovane aristocratico che la propria debolezza nel non saper porre un limite alle richieste dell'ingrato amante. Nella seconda parte, Wilde traccia il proprio cammino spirituale in prigionia e l'identificazione con Gesù Cristo, da lui rappresentato come un artista romantico e individualista. L'epistola inizia con le parole "Caro Bosie" e termina con "Il tuo affezionato amico".
Wilde scrisse la lettera tra il gennaio e il marzo 1897, verso la fine del periodo trascorso imprigionato. Gli incontri tra i due erano cessati e Wilde soffriva per il controllo carcerarario, il lavoro fisico forzato, l'isolamento emotivo che subiva. Nelson, il nuovo direttore del carcere, pensava che lo scrivere potesse essergli più catartico che il lavoro carcerario. Benché non gli fosse permesso di spedire la lunga lettera al destinatario, gli venne concesso di scriverla per "scopo medico". Ogni pagina, una volta completata, gli veniva sottratta, e solo alla fine potette leggerla per intero e operare la revisione del testo. Nelson consegnò la lettera a Wilde al suo rilascio, il 18 maggio 1897.
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