エピソード

  • CIRCEO San Felice il Monte della maga Circe e il Parco (Lazio)
    2021/10/16

    SAN FELICE CIRCEO è un comune a 98 m slm, della provincia di Latina nel Lazio i cui abitanti son detti Sanfeliciani.

    Antico insediamento posto su un terrazzo del Monte Circeo, è uno dei più frequentati ed eleganti centri turistici costieri del Lazio e si è andato estendendo oltre che verso il piano con La Cona, anche direttamente verso il mare con la costruzione di ville ed alberghi.

    Il territorio comunale si sviluppa in due aree ben definite: il promontorio del Circeo, 6 km e la parte pianeggiante.

    Il promontorio appare da Anzio come il profilo di un volto di una donna sdraiata (identificata con la Maga Circe, in cui la vetta "Picco di Circe" corrisponde al suo naso), mentre da Gaeta appare come un'isola, l'antica Isola Eea.


    MONTE CIRCEO si erge sul Mar Tirreno centrale costituendo il promontorio omonimo, estrema propaggine meridionale della provincia di Latina.

    Insieme al promontorio di Gaeta, a Capo Miseno, all'Isola d'Ischia e all'Arcipelago Ponziano racchiude e segna il confine del Golfo di Gaeta.

    Circondato dalla pianura pontina che prima della bonifica era una vasta area paludosa, è plausibile che un tempo fosse completamente circondato dalle acque, oggi chiude con Torre Paola, i 20 km di spiaggia che da Sabaudia raggiunge la Marina di Latina, per poi riaprirsi in prossimità del porto turistico di San Felice Circeo.

    In condizioni di buona visibilità, è possibile scorgere all'orizzonte il Vesuvio.

    Intorno ad esso, compreso un tratto delle acque marine costiere, si sviluppa il Parco Nazionale del Circeo, uno dei parchi storici italiani.

    Tra le cime principali la più alta è il Picco di Circe (541 m s.l.m.), raggiungibile a piedi mediante una ascensione di media difficoltà della durata di circa 4 h 30 min tra andata e ritorno con partenza da Torre Paola, a Sabaudia.

    Sulle sue pendici sono sorti diversi insediamenti storici, di cui sopravvivono i resti di Circeii (acropoli e mura megalitiche), nonché il centro storico di San Felice Circeo.

    Numerose anche le grotte, tra le quali la Grotta Guattari dove nel 1939 Alberto Carlo Blanc, paleontologo, rinvenne uno dei primi resti fossili dell'Uomo di Neanderthal.

    Secondo la tradizione, con la sua nave, Ulisse sarebbe entrato in quella che oggi si chiama Cala dei Pescatori, sul lago di Paola, per poi rimanere vittima delle malìe della Maga Circe il cui profilo sarebbe oggi ancora visibile nella sagoma della montagna.

    Nell'Odissea infatti si legge:

    «… Ecco, ed all'isola Eèa giungemmo, ove Circe abitava, Circe dai riccioli belli, la diva possente canora, ch'era sorella d'Eèta, signore di mente feroce

    (Odissea, Canto X, vv. 135-137)

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  • MAREMMA (Toscana-Lazio)
    2021/10/16

    La MAREMMA è una vasta regione geografica compresa fra Toscana e Lazio, di circa 5000 km², che si affaccia sul Mar Tirreno e sul Mar Ligure.

    Oltre a una parte centrale, corrispondente alla provincia di Grosseto fino alle pendici del Monte Amiata e delle Colline Metallifere e fino alla media valle dell'Ombrone (Maremma Grossetana), comprende la fascia costiera tra Piombino e il Cecina (Maremma Livornese, già Maremma Pisana) e si spinge nel Lazio fin verso Civitavecchia.

    Quindi il territorio è in prevalenza pianeggiante e alluvionale, ma in parte anche collinare.

    Erroneamente, spesso viene considerata Maremma soltanto quella grossetana, a causa della maggiore notorietà.

    Con il termine di Maremma Grossetana - derivante da «marétima», corruzione di «loca maritima», dove il cordone litoraneo sabbioso, il tombolo (da «tumulus»), rimaneva chiuso delimitando pochi specchi d'acqua interni, piccole lagune e paludi - si definiva un tempo solo la fascia costiera (denominata peraltro in età Carolingia, ma con estensione da Cécina a Civitavecchia, «Maritima Regio»).

    Oggi, invece, indica quell’ampio settore della Toscana meridionale compreso tra il promontorio di Piombino e le colline metallifere a nord, il promontorio dell'Argentario e i colli di Orbetello a sud, i monti Amiata ed Elmo ad est e il mare ad ovest.

    Al suo interno, due zone nettamente diverse e due mondi tra loro complementari: quello costiero occidentale e, e l'altro montano e collinare verso oriente.

    Una terra “di frontiera", di miniere e di allevamento, di pescatori, contadini, pastori, butteri (pastori a cavallo della Maremma toscana e laziale, della Campagna Romana e dell'Agro Pontino), boscaioli e minatori, che conserva ancora in buona parte inalterato il suo fascino antico.

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  • CAMOGLI città dei mille bianchi velieri (Liguria)
    2021/10/14

    CAMOGLI (Camoggi in ligure) un comune della città metropolitana di Genova in Liguria i cui abitanti sono detti Camoglini.

    È un tipico borgo marinaro, centro turistico noto per il suo porticciolo e per i palazzi variopinti sul lungomare, anche chiamato storicamente la "città dei mille bianchi velieri", in virtù del fatto che sviluppata fu la costruzione di velieri da guerra per la Repubblica marinara di Genova.

    Camogli è situato in una conca coltivata a uliveti e agrumeti prospiciente il Golfo Paradiso, chiuso a levante dal promontorio di Portofino.

    Da tempo le attività connesse al turismo hanno pressoché sostituito quelle direttamente legate alla pesca, di antica e radicata tradizione, già in progressivo declino dalla fine dell’Ottocento.

    Il trascorrere del tempo non ha comportato un’incontrollata crescita dell’abitato, in cui la struttura consolidata e le tipologie fortemente caratterizzanti, sono ancora leggibili nelle successive fasi di ampliamento, conferendo elementi di pregio ambientale del massimo interesse.

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    16 分
  • CASERTA la sua Reggia Borbonica e Casertavecchia (Campania)
    2021/10/08

    CASERTA è comune capoluogo dell'omonima provincia in Campania, i cui abitanti son detti Casertani.

    È una città vivace ed animata dalle vie rettilinee, situata al margine di una ricca pianura, ai piedi della catena collinosa culminante a nord-ovest nel Monte Tifata.

    Notevole centro agricolo, commerciale e industriale con importante flusso turistico di passaggio.

    È nota soprattutto per la sua superba ed imponente Reggia Borbonica col grandioso parco, fatti costruire nel 1700 dai Borboni, che, insieme al Belvedere Reale di San Leucio e all'Acquedotto Carolino, sono inseriti dal 1997 nel patrimonio dell'umanità dell'Unesco.

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  • CAPUA la città della scuola di Spartaco (Campania)
    2021/10/08

    CAPUA è un comune della provincia di Caserta in Campania, i cui abitanti son detti Capuani.

    Vivace antica cittadina, in pittoresca posizione in un'area del fiume Volturno, cinta in parte da bastioni cinquecenteschi, interessante per ricordi storici, patrimonio monumentale e per il portante museo.

    È notevole centro agricolo ed industriale (alimentari, latticini, farmaceutica, mobile, meccanica).

    Fondata dai Longobardi sul sito dell'antica Casilinum romana in seguito alla distruzione dell'antica Capua prima e di Sicopoli poi, è stato il più grande e importante centro di Terra di Lavoro fino alla fine del 1700 e più in generale una delle maggiori città del Regno di Napoli, in virtù della sua posizione strategica sul fiume Volturno e sulle antiche Via Appia e Via Casilina.

    La sua posizione favorevole e la protezione naturale data dal fiume hanno fatto sì che diventasse prima capitale del principato di Capua, uno stato autonomo esistito per circa quasi 300 anni, e poi un centro di notevole rilevanza strategica per tutti i regnanti dell'Italia meridionale.

    Proprio per questo fu città demaniale, quindi non soggetta ad alcun dominio feudale; ha assunto ben presto le caratteristiche di città fortificata con possenti mura, ampi fossati e due castelli a protezione della cinta muraria, rivestendo, insieme a Civitella del Tronto e soprattutto Gaeta, il ruolo di città-fortezza fondamentale ad ingresso e protezione delle terre settentrionali del regno napoletano.

    Città d'arte e di studi, oltre che di considerevole tradizione militare, è sede dell'antica arcidiocesi di Capua fin dal suo trasferimento sulle rive del Volturno nell'856, avendo accolto in assoluta continuità la tradizione civile e religiosa della Capua Vetere.

    È inoltre nota per il "Placito Capuano", uno tra i più antichi documenti scritti in volgare italiano (il Placito più antico riguardava una lite sui confini di proprietà tra il Monastero di Montecassino e un piccolo feudatario locale, Rodelgrimo d'Aquino.

    Con questo documento tre testimoni, dinanzi al giudice Arechisi, deposero a favore dei Benedettini, indicando con un dito i confini del luogo che era stato illecitamente occupato da un contadino dopo la distruzione dell'Abbazia nell'885 da parte dei saraceni.

    La formula del Placito Capuano fu inserita nella stessa sentenza, scritta in latino, e ripetuta per quattro volte.

    Il Placito Capuano appartiene ai quattro Placiti Cassinesi, conosciuti anche come "Placiti Campani", quattro testimonianze giurate - registrate tra il 960 e il 963 - sull'appartenenza di alcune terre dei Monasteri Benedettini di Capua, Sessa Aurunca e Teano, che rappresentano i primi documenti di un volgare italiano e campano, scritti in un linguaggio che vuol essere ufficiale e dotto.

    Oggi la città è parte della densa conurbazione casertana che proprio qui nasce e che si estende fino a Maddaloni; al contempo è parte anche della vasta e fertile pianura chiamata Terra dei Mazzoni, mentre è strettamente connessa con alcuni centri dell'Agro Caleno.

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    1 時間 19 分
  • CASSINO e la sua Abbazia Benedettina (Lazio)
    2021/10/08

    CASSINO (San Germano fino al 1863) 40 m slm, è un comune della provincia di Frosinone nel Lazio, i cui abitanti son detti Cassinati.

    La strada contorna, piegando a Nord, lo sperone, in parte roccioso, su cui sorge l'Abbazia di Montecassino.

    Cassino, di aspetto moderno situata sul fiume Ràpido, affluente del Liri.

    Essa è stata ricostruita dopo la seconda guerra mondiale a breve distanza dal vecchio centro che si trova proprio alla base del colle su cui sorge la celebre Abbazia, totalmente distrutto nel corso delle operazioni belliche.

    Fu per secoli il centro amministrativo della Terra di San Benedetto, ed è parte della regione storica di Terra di Lavoro che per la gran parte appartiene alla Campania, infatti è l'ultima città verso sud della Valle Latina e si sviluppa ai piedi del monte che chiude infatti la valle e su cui sorge la celebre Abbazia di Montecassino, lungo un percorso storicamente strategico per le comunicazioni tra il centro e il sud d'Italia.

    Pressoché totalmente distrutta dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, e per questo nota anche come la Città Martire, è stata totalmente ricostruita nel dopoguerra.

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    1 時間 7 分
  • COLLI ALBANI il vulcano di Roma (Lazio)
    2021/10/08

    I COLLI ALBANI (o Monti Albani) sono un gruppo di rilievi montuosi, appartenenti all'AntiAppennino laziale, che si innalzano nella campagna romana a sud-est di Roma, costituiti dalla caldera e dai coni interni di un vulcano quiescente: si tratta del cosiddetto Vulcano Laziale, attorno al quale si sviluppa la zona dei Castelli Romani.

    Originario del Quaternario, ha protratto le sue eruzioni fino a poche migliaia di anni fa e ne rimangono tracce ben visibili nei laghi Albano e di Nemi, formatisi da due dei suoi numerosi crateri; sfiorano i 1.000 metri di quota con i coni di scorie di Monte Cavo (950 m) e Maschio delle Faete (956 m).

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  • TIVOLI la Tibur Superbum citata da Virgilio nell'Eneide (Lazio)
    2021/10/08

    TIVOLI è un comune della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio i cui abitanti son detti Tiburtini o Tivolesi.

    La via Tiburtina incomincia a salire vivamente, con molte serpentine, il colle di Tivoli, fitto di bellissimi, annosi ulivi.

    Al di sopra della fascia di verde si scorge la città.

    Oltrepassati a sinistra e a destra, ruderi romani, si entra in Tivoli, sita a 235 m slm, pittoresca città situata sull'Aniene e appoggiata alle propaggini settentrionali dei Monti Tiburtini.

    Rinomata fin dall'antichità per la sua felice posizione presso le cascate dell'Aniene e per la salubrità del clima.

    «In questi giorni sono stato a Tivoli ed ho ammirato uno degli spettacoli naturali più superbi.

    La cascata colà, con le rovine e con tutto l'insieme del paesaggio, sono cose la cui conoscenza ci arricchisce nel più profondo dell'anima.»

    Johann Wolfgang von Goethe

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