• Sent

  • 2024/10/07
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  • サマリー

  • Eccoti in arrivo, viaggiatore solitario o in compagnia. Sei a Sent, un villaggio incastonato tra le montagne dell’Engadina che oggi ti accoglie, ma che in passato ha salutato spesso i suoi abitanti, vedendoli andare via. Sent è stato un villaggio d’emigrazione sin dal 1600: molti lasciavano casa propria, salutavano i parenti rimasti in paese, e partivano alla ricerca di fortuna. Casa, però, parla a voce alta: ti chiama, vuole che torni. Così, in tanti sono tornati. Erano diversi: diventati mercenari, pasticcieri e commercianti. Erano uguali: amavano ancora il paese natio. Quel che è successo, quindi, è che Sent si è trasformata: si è riempita di case signorili, con eleganti frontoni ricurvi chiamati Senter-Giebel, sono state erette magnifiche residenze per dare sfoggio della ricchezza duramente conquistata. Lo vedi dappertutto, nei vicoli e negli edifici, ma soprattutto nella grande piazza centrale: con la sua maestosa fontana, sembra essere il cuore pulsante di Sent, un luogo di incontro e di comunità. Eppure Sent non è solo testimone di trasformazioni desiderate, ma anche di tragedie al di là dell’azione umana: più di una volta è stata devastata da incendi spaventosi, il più terribile dei quali, nel 1823, costrinse gli abitanti a ricostruire gran parte delle loro case. Per questo, oggi, resistono poche fattorie tradizionali dell’Engadina: superstiti miracolate dei roghi, ancora solide e dai tipici tetti spioventi. E tu pensi che forse, se sono ancora qui, è perchè Sent meritava di tener viva la memoria delle proprie radici contadine. Altre rovine, a memoria del passato, si ergono all’estremità occidentale del villaggio: sono le monumentali rovine della chiesa di San Peder, che se anche sulla carta sono di proprietà privata, appartengono alla memoria di tutta la comunità. All’orizzonte, infine, ecco la chiesa di San Lurench in stile tardo-gotico, che si staglia contro il cielo. La vedi già da lontano, come un faro o una promessa di grandezza, che in fondo, pensi, guardandoti ancora alle spalle, è stata mantenuta.
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あらすじ・解説

Eccoti in arrivo, viaggiatore solitario o in compagnia. Sei a Sent, un villaggio incastonato tra le montagne dell’Engadina che oggi ti accoglie, ma che in passato ha salutato spesso i suoi abitanti, vedendoli andare via. Sent è stato un villaggio d’emigrazione sin dal 1600: molti lasciavano casa propria, salutavano i parenti rimasti in paese, e partivano alla ricerca di fortuna. Casa, però, parla a voce alta: ti chiama, vuole che torni. Così, in tanti sono tornati. Erano diversi: diventati mercenari, pasticcieri e commercianti. Erano uguali: amavano ancora il paese natio. Quel che è successo, quindi, è che Sent si è trasformata: si è riempita di case signorili, con eleganti frontoni ricurvi chiamati Senter-Giebel, sono state erette magnifiche residenze per dare sfoggio della ricchezza duramente conquistata. Lo vedi dappertutto, nei vicoli e negli edifici, ma soprattutto nella grande piazza centrale: con la sua maestosa fontana, sembra essere il cuore pulsante di Sent, un luogo di incontro e di comunità. Eppure Sent non è solo testimone di trasformazioni desiderate, ma anche di tragedie al di là dell’azione umana: più di una volta è stata devastata da incendi spaventosi, il più terribile dei quali, nel 1823, costrinse gli abitanti a ricostruire gran parte delle loro case. Per questo, oggi, resistono poche fattorie tradizionali dell’Engadina: superstiti miracolate dei roghi, ancora solide e dai tipici tetti spioventi. E tu pensi che forse, se sono ancora qui, è perchè Sent meritava di tener viva la memoria delle proprie radici contadine. Altre rovine, a memoria del passato, si ergono all’estremità occidentale del villaggio: sono le monumentali rovine della chiesa di San Peder, che se anche sulla carta sono di proprietà privata, appartengono alla memoria di tutta la comunità. All’orizzonte, infine, ecco la chiesa di San Lurench in stile tardo-gotico, che si staglia contro il cielo. La vedi già da lontano, come un faro o una promessa di grandezza, che in fondo, pensi, guardandoti ancora alle spalle, è stata mantenuta.

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