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"L'uomo chiude a chiave la porta dietro di loro, la afferra dalla vita e la attira a sé, muovendo la mano lungo l'interno della coscia. Le basta questo per accendersi. Si solleva la gonna e si tira giù le calze poi lascia che l'uomo la faccia piegare sopra il lavabo e le afferri i glutei, sfiorandole le grandi labbra con due dita, sfregandole il clitoride. L'eccitazione le divampa in tutto il corpo come un incendio."

"Quando la porta della toilette si apre, sto scopando energicamente il lavandino tenendo la mano nelle mutandine e due dita nella vagina. Scioccata e terribilmente imbarazzata, mi giro per vedere chi ha appena aperto la porta che ero convinta di aver chiuso a chiave. Non poteva che essere lui. Alto, snello e robusto. E, soprattutto, con un rigonfiamento pulsante nei jeans". Un viaggio in treno lungo sette ore. Quello che la nostra protagonista non sa è chi le si siederà accanto.

"E tenevo il suo uccello tra le mani. Lo masturbavo alternando movimenti veloci e lenti. Mi inumidii le dita, accarezzai il suo cazzo e toccai la punta , lo guardavo diventare bagnato e viscido. Strofinai la mia figa contro di lui, tenendo la sua erezione incredibilmente vicina senza dargli la possibilità di sentirmi, di penetrarmi. Non ancora".

"Johanna era in paradiso, lo sapeva. Vedeva l’uccello gonfio di Patrick davanti a sé e due splendide donne che lo leccavano e baciavano, facendo a turno per succhiarlo. Sentì le mani di lui sul suo seno. L’aveva leccato per bene e ora lo stava massaggiando e accarezzando, come se non ne avesse mai abbastanza." - "Scambisti", Alexandra Södergran. In "Scambisti" Johanna e Patrick non sono di certo timidi quando si tratta di sesso.

"L'uomo chiude a chiave la porta dietro di loro, la afferra per la vita e la attira a sé, muovendo la mano lungo l'interno della coscia. Le basta questo per accendersi. Si solleva la gonna e si tira giù le calze poi lascia che l'uomo la faccia piegare sopra il lavabo e le afferri i glutei, sfiorandole le grandi labbra con due dita, sfregandole il clitoride. L'eccitazione le divampa in tutto il corpo come un incendio." – "L'estraneo", Katja Slonawski.

"Quando Moa si strinse a lui e sentì la sua erezione le venne da sciogliersi. Stefan le prese la mano e la mise sul suo cazzo; lei cominciò ad accarezzarlo da sopra i pantaloni. Facendo scivolare una mano tra le sue natiche trovò facilmente il suo buchino e ci infilò dentro il pollice. All'iniziò sembrò troppo stretto ma poi lei allentò la tensione e quando iniziò a muovere il pollice avanti e indietro Moa provò una piacevole sensazione che ancora non conosceva."

"Si porta due dita tra le gambe e inizia a toccarsi il clitoride. È piacevole. Il suo corpo freme e l’eccitazione sale dentro di lei, un formicolio piacevole. Avvicina a sé il pene del ragazzo. Lascia che la penetri e lo aiuta con le dita. Ansima. La sua vagina e il suo cuore iniziano a pulsare nell’istante stesso in cui si penetra con le mani. Accelera un po’ alla volta. lui la fotte con una forza inconfondibile."

"Poi si infilò tra le mie gambe e con una mano guidò il suo lungo cazzo dritto dentro di me. Mi penetrò completamente con una sola spinta. Rimasi senza fiato alla sensazione di essere completamente riempita e di sentirlo con ogni singola cellula nervosa. Ma non mi bastava. Portai una mano tra i nostri corpi, per riuscire ad accarezzarmi. Quando mi vide toccare il clitoride si eccitò ancor più e cominciò a pompare con foga, penetrandomi sempre più a fondo." (Tratto da "Il ragazzo della piscina" di Anita Bang in collaborazione con Erika Lust).