Fuori dai Giochi - Gli spazi preclusi dello sport

著者: Arianna Scarnecchia e Luca Vettori - Altreconomia
  • サマリー

  • Lo sport è raccontato come uno spazio sano, accessibile, privo di barriere. Eppure, a partire dall’impatto sociale, culturale e ambientale dei grandi eventi, fino al rapporto che lo sport intesse con la questione di genere, le disabilità e la razzializzazione emergono contraddizioni complesse e forme di discriminazione.

    Luca Vettori, atleta Olimpico e creativo, e Arianna Scarnecchia, giornalista e documentarista freelance, si interrogano, insieme ad atleti, attivisti e studiosi, su quali siano le zone d’ombra e gli spazi preclusi dello sport.

    "Fuori dai Giochi" è un podcast realizzato da Arianna Scarnecchia e Luca Vettori. È prodotto da Altreconomia. Le musiche sono di Dezeffe e Nicolas Jaar.

    Data di pubblicazione: 15 luglio 2024 (quattro episodi)
    © La cover è un’elaborazione di Altreconomia
    Copyright Altreconomia
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あらすじ・解説

Lo sport è raccontato come uno spazio sano, accessibile, privo di barriere. Eppure, a partire dall’impatto sociale, culturale e ambientale dei grandi eventi, fino al rapporto che lo sport intesse con la questione di genere, le disabilità e la razzializzazione emergono contraddizioni complesse e forme di discriminazione.

Luca Vettori, atleta Olimpico e creativo, e Arianna Scarnecchia, giornalista e documentarista freelance, si interrogano, insieme ad atleti, attivisti e studiosi, su quali siano le zone d’ombra e gli spazi preclusi dello sport.

"Fuori dai Giochi" è un podcast realizzato da Arianna Scarnecchia e Luca Vettori. È prodotto da Altreconomia. Le musiche sono di Dezeffe e Nicolas Jaar.

Data di pubblicazione: 15 luglio 2024 (quattro episodi)
© La cover è un’elaborazione di Altreconomia
Copyright Altreconomia
エピソード
  • Fuori dai Giochi - Ep. 4 - Razzializzazione: lo spazio negato
    2024/07/14
    In che modo si ottiene la cittadinanza italiana? Quali problematiche e quali implicazioni professionali per atleti e atlete nati o cresciuti in Italia con origine straniera? Come viene applicato lo Ius soli nello spazio sportivo? Perché si parla di identità premiale?

    Lo sport è un catalizzatore di contraddizioni sociali irrisolte: se la dimensione politica tenta in ogni occasione di restare ambigua, senza assumersi la responsabilità di proporre soluzioni concrete, lo spazio sportivo non può sottrarsi ai paradossi e alle ingiustizie che emergono in tutta la loro evidenza. Si dice infatti che lo sport sia uno spazio sano, libero, percorribile, al quale tutti possono accedere, dove tutti possono partecipare perché privo di barriere. Eppure, come evidenzieranno le testimonianze di ricercatori e atleti, in Italia esistono delle ingiustificabili eccezioni: in un percorso sportivo professionalizzante, per alcune persone l’accesso allo sport rimane un’opportunità negata.

    Anche lo sport diviene dunque una dimensione razzializzata.

    Luca Vettori, atleta olimpico e creativo, e Arianna Scarnecchia, giornalista e documentarista, ne discutono con:

    • Hasnaa Bouyij (atleta)
    • Sirine Chaarabi (atleta)
    • Sandra Agyei Kyeremeh (ricercatrice indipendente)
    • Mohamed Tailmoun (mediatore linguistico-culturale, co-fondatore della Rete G2)
    • Kwanza Musi Dos Santos (co-fondatrice dell’associazione culturale e sportiva Questa è Roma, consulente e formatrice freelance di diversità e inclusione)

    Musiche:

    • Nicolas Jaar - No
    • Nicolas Jaar - Sunflower
    • Nicolas Jaar - Colomb
    • Nicolas Jaar - Folie à deux
    Dezeffe - Mosaique
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    37 分
  • Fuori dai Giochi - Ep. 3 - Disabilità: lo spazio neutralizzato
    2024/07/14
    Quali sono le problematiche che vive una persona con disabilità nell’accesso a luoghi pubblici e spazi sportivi? Che cosa si intende per abilismo? Come vengono raccontati i corpi delle persone disabili? Che tipo di occasione mediatica rappresentano le Paralimpiadi?

    L’accesso e la partecipazione alle attività sportive di base per persone con disabilità non sono garantiti e non vengono incentivati. Lo spazio sportivo, così come anche molti luoghi cittadini, risulta dunque neutralizzato, colmo di ostacoli e barriere escludenti, depotenziato della sua molteplicità e delle sue differenze. Il sistema di intrattenimento sportivo, inoltre, richiede una grande spettacolarizzazione. Lo sport paralimpico deve quindi somigliare il più possibile a quello olimpico, richiedendo una grande performatività dei corpi: si vuole che il corpo disabile somigli il più possibile a quello abile, che superi la propria disabilità e appaia nonostante la propria disabilità.

    La retorica costruita attorno allo sport paralimpico lo racconta come un veicolo e massimo esempio di inclusione, di superamento di limiti, ma questa visione non sembra rispecchiare la realtà.

    Luca Vettori, atleta olimpico e creativo, e Arianna Scarnecchia, giornalista e documentarista, ne discutono con:

    • Giulia Ghiretti (atleta paralimpica)
    • Nicola D’Ambra (atleta e maestro paralimpico di scherma)
    • Roberto Remoli (presidente dell’Associazione Disabili Roma 2000)
    • Silvia Tombolini (atleta scherma non vedenti)
    • Ariam Tesfazghi (project manager e attivista del Progetto Sistemabile)
    • Ilaria Crippi (attivista per i diritti delle persone con disabilità, scrittrice)

    Musiche:

    • Nicolas Jaar - Too many kids
    • Nicolas Jaar - Etre
    • Nicolas Jaar - Swim
    • Nicolas Jaar - Telas
    • Dezeffe - Deux côtés
    • Nicolas Jaar - Spirit
    • Dezeffe - Mosaique
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    34 分
  • Fuori dai Giochi - Ep. 2 - Questioni di genere: lo spazio violato
    2024/07/14
    “Lo sport è per tutti”. Tutti chi? Quali difficoltà ricorrono nella dimensione sportiva femminile italiana? In che modo influisce il costante confronto con lo sport maschile? Quali sono i canoni imposti alle discipline sportive femminili? Come guardare allo spazio sportivo di una società complessa come quella iraniana? In quale modo lo sport permette di essere in età educativa?

    La narrazione che attraversa le molteplici dimensioni sportive pretende di rappresentare lo sport come uno spazio in trasformazione, capace di aggiornarsi e diventare sempre più egualitario e accessibile a tutti e tutte. Nella realtà dei fatti, però, a possedere il comando della struttura sportiva italiana è sempre rimasta la medesima minoranza di persone, tanto da favorire un potere normato da un canone dominante: maschile, eurocentrico, eterosessuale.

    Lo spazio sportivo diviene dunque uno spazio violato, attraversato da discriminazioni di genere non solo fisiche o psicologiche ma anche valoriali e culturali, in grado di immobilizzare e ritardare trasformazioni sempre più necessarie e urgenti.

    Luca Vettori, atleta olimpico e creativo, e Arianna Scarnecchia, giornalista e documentarista, ne discutono con:

    • Antonella Bellutti (ex atleta olimpica e giornalista)
    • Giulia Bragante (giocatrice del Villorba rugby)
    • Alessia Tuselli (ricercatrice per il Centro studi Interdisciplinari di genere dell’Universitá di Trento)
    • Sandra Agyei Kyeremeh (ricercatrice indipendente)
    • Luisa Rizzitelli (docente e presidente di Assist)
    • Sara Hejazi (antropologa e giornalista)

    Musiche:

    • Tamuz Dekel - Blue beings
    • Nicolas Jaar - I’m for the bird
    • Nicolas Jaar - Variation
    • Nicolas Jaar - Folie à deux
    • Nicolas Jaar - Muse
    • Dezeffe - Mosaique
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    34 分

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