Quali sono le problematiche che vive una persona con disabilità nell’accesso a luoghi pubblici e spazi sportivi? Che cosa si intende per abilismo? Come vengono raccontati i corpi delle persone disabili? Che tipo di occasione mediatica rappresentano le Paralimpiadi?
L’accesso e la partecipazione alle attività sportive di base per persone con disabilità non sono garantiti e non vengono incentivati. Lo spazio sportivo, così come anche molti luoghi cittadini, risulta dunque neutralizzato, colmo di ostacoli e barriere escludenti, depotenziato della sua molteplicità e delle sue differenze. Il sistema di intrattenimento sportivo, inoltre, richiede una grande spettacolarizzazione. Lo sport paralimpico deve quindi somigliare il più possibile a quello olimpico, richiedendo una grande performatività dei corpi: si vuole che il corpo disabile somigli il più possibile a quello abile, che superi la propria disabilità e appaia nonostante la propria disabilità.
La retorica costruita attorno allo sport paralimpico lo racconta come un veicolo e massimo esempio di inclusione, di superamento di limiti, ma questa visione non sembra rispecchiare la realtà.
Luca Vettori, atleta olimpico e creativo, e Arianna Scarnecchia, giornalista e documentarista, ne discutono con:
• Giulia Ghiretti (atleta paralimpica)
• Nicola D’Ambra (atleta e maestro paralimpico di scherma)
• Roberto Remoli (presidente dell’Associazione Disabili Roma 2000)
• Silvia Tombolini (atleta scherma non vedenti)
• Ariam Tesfazghi (project manager e attivista del Progetto Sistemabile)
• Ilaria Crippi (attivista per i diritti delle persone con disabilità, scrittrice)
Musiche:
• Nicolas Jaar - Too many kids
• Nicolas Jaar - Etre
• Nicolas Jaar - Swim
• Nicolas Jaar - Telas
• Dezeffe - Deux côtés
• Nicolas Jaar - Spirit
• Dezeffe - Mosaique
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